Il trucco dei 5 minuti per liberarsi da rabbia e frustrazione: questo studio può cambiarti la vita

Siete stanchi di vivere in balia di pensieri negativi? Ecco un’originale soluzione per elaborare le emozioni in modo sano.

Saper gestire la rabbia è una delle cose più difficili, a tutte le età. Ma forse perché finora nessuno ha messo a punto e applicato il “metodo” giusto. Sì, perché per domare le emozioni ci vuole soprattutto autocontrollo e autodisciplina. Secondo un nuovo studio, l’escamotage potrebbe essere molto più semplice di quanto crediamo. Basta mettere nero su bianco quello che proviamo. E poi procedere a un ulteriore passaggio chiave. Scopriamo insieme tutto nei dettagli.

trucco dei cinque minuti per liberarsi da rabbia e frustrazione nuovo studio
Secondo un nuovo studio, liberarsi dai pensieri negativi potrebbe essere molto più semplice di quanto crediamo. (Rivierapress.it)

Da un articolo pubblicato il 9 aprile scorso su Nature Scientific Reports si apprende che alcuni ricercatori giapponesi hanno scoperto che scrivere i propri pensieri e sentimenti dopo un episodio negativo su un pezzo di carta e poi triturarlo o sbriciolarlo o ancora appallottolarlo e gettarlo in un bidone della spazzatura può dissipare la rabbia. In particolare, è stato l’atto di sbarazzarsi della carta – piuttosto che la semplice messa nera su bianco dei propri sentimenti – a “tranquillizzare” i partecipanti allo studio.

Il gesto liberatorio che può cambiarci la vita

“Questo studio dimostra che lo smaltimento fisico di un pezzo di carta con i propri pensieri su un evento negativo neutralizza la rabbia. Tenere semplicemente il foglio in mano non basta”, scrivono gli autori dello studio, Yuta Kanaya e Nobuyuki Kawai. Per condurre lo studio, a un gruppo di 57 studenti universitari è stato chiesto di scrivere brevi opinioni su un importante problema sociale, come il fumo in pubblico.

Le loro risposte, scritte a mano, sono state deliberatamente valutate con commenti poco lusinghieri o addirittura offensivi (secondo criteri come l’intelligenza, la razionalità, la logica). I partecipanti hanno poi scritto i loro pensieri sul feedback negativo ricevuto, dando sfogo alla loro rabbia e frustrazione. Un gruppo di partecipanti ha gettato il foglio nel bidone della spazzatura o nel distruggidocumenti, mentre un altro gruppo l’ha riposto in un raccoglitore o tenuto sulla propria scrivania. Al che è arrivata la scoperta “illuminante”.

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A quanto pare, la convinzione che le azioni intraprese su un oggetto associato a un individuo possa influenzare l’individuo stesso gioca un ruolo cruciale. (Rivierapress.it)

Mentre tutti i partecipanti hanno registrato un aumento della rabbia in risposta al feedback negativo, coloro che hanno gettato la carta nel bidone della spazzatura o l’hanno distrutta sono tornati al loro stato di partenza. Mentre coloro che hanno conservato il documento hanno sperimentato solo una piccola riduzione della loro rabbia generale.

“Il significato (interpretazione) dello smaltimento gioca un ruolo fondamentale”, concludono i ricercatori. “Questi risultati sono coerenti con altri studi che hanno dimostrato che il significato associato allo smaltimento è fondamentale per determinare l’impatto dell’azione stessa”. In gioco c’è “la convinzione che le azioni intraprese su un oggetto associato a un individuo possa influenzare l’individuo stesso”. Un modo “conveniente” ed “economico” per gestire la rabbia in una varietà di contesti, tra cui l’assistenza all’infanzia, le riunioni di lavoro e le applicazioni cliniche.

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