Carlo Ancelotti, dieci cose che sicuramente non sai dell’allenatore: tutte le curiosità

Carlo Ancelotti è uno degli allenatori più vincenti della storia, che si è fatto amare dai tifosi di tutte le squadre che ha curato. Ecco le curiosità più interessanti per chi lo conosce poco.

Avere un curriculum che ti porta a cambiare tante squadre e riuscire allo stesso tempo ad essere amato da tutte le tifoserie non è semplice. A volte può nascere una rivalità che può spingere a subire critiche, anche se immotivate. Fortunatamente le eccezioni non mancano, come è il caso di Carlo Ancelotti, allenatore giramondo che è riuscito ad entrare nel cuore di tutti i club a cui è stato legato il suo nome.

10 curiosità su Carlo Ancelotti
Carlo Ancelotti è uno dei tecnici più vincenti della storia: ecco dieci curiosità sul suo conto (Foto Ansa) – Rivierapress.it

Proprio pochi giorni fa il tecnico ha rinnovato il contratto con il Real Madrid fino al 2026, sottolineando che quella dei “blancos” sarà la sua ultima panchina, segno evidentemente della volontà al termine dell’accordo di godersi un po’ di riposo. E non potrà che essere meritato, visto il suo palmares da leggenda.

Carlo Ancelotti: una famiglia di successo

Chi decide di puntare su Carlo Ancelotti va sul sicuro. Per questo il Real Madrid ha deciso di non farselo scappare. Le vittorie parlano per lui, perciò per un vero calciofilo non può che essere interessante sapere tutto quello che lo riguarda.

Carlo Ancelotti 10 curiosità
Da anni a fare da assistente a Carlo Ancelotti è il figlio Davide (Foto Ansa) – Rivierapress.it
  • L’italiano più vincente. È più che naturale chiamare Carlo Ancelotti con l’appellativo di “Carlo V”: lui è infatti l’unico allenatore al mondo ad aver vinto il titolo nazionale nei top 5 campionati europei. Italia, col Milan. Inghilterra, col Chelsea. Francia, con il Psg. Germania, col Bayern. Spagna, col Real Madrid. Nessuno è riuscito a fare altrettanto. A questo si è aggiunto un altro primato conquistato in questa stagione: grazie al successo contro il Braga è arrivato a quota 116 vittorie in Champions League, record assoluto nella massima competizione europea, che fino a quel momento era detenuto da Sir Alex Ferguson.
  • Il figlio segue le sue orme. In panchina, al fianco del tecnico emiliano, c’è qualcuno che conosce bene, suo figlio Davide, oggi 32 anni, che gli fa da assistente ormai da tempo. Chi li circonda è convinto che il ragazzo sia uno dei suoi segreti, grazie alle sue enormi conoscenze tattiche.
  • Il ruolo della figlia e del genero. A fianco di “Don Carlo”, come amano chiamarlo in Spagna, non c’è solo Davide ma anche sua figlia Katia (in passato ha partecipato ad Amici come cantante) e suo marito Mino Fulco. Quest’ultimo oggi è il nutrizionista del Real Madrid.
  • L’amore per il Canada. Ancelotti in passato è convolato a nozze con Luisa Gibellini, la mamma dei suoi due figli, scomparsa nel 2021 a causa di una malattia. Oggi l’allenatore è sposato con la manager canadese Mariann Barrena McClay. La sua vicinanza gli ha permesso di acquisire una vera e propria passione per il Canada, Paese dove amano trascorrere parte delle loro vacanze quando termina la stagione calcistica e in cui vorrebbero rifugiarsi non appena lui avrà concluso la sua carriera in panchina.
  • La passione per il canto. Come sanno bene i tifosi del Milan, a cui lui è rimasto legato, il tecnico ama celebrare i suoi trionfi cantando. In tanti lo ricordano, ad esempio, sul prato di San Siro dopo la vittoria della prima Champions League intonare un coro seguito a ruota dai suoi sostenitori. L’usanza è poi stata portata avanti negli anni anche con gli altri club, spesso con brani inventati sul momento. La più apprezzata è però sicuramente “I migliori anni della nostra vita” di Renato Zero.

Impossibile non amarlo

Carlo Ancelotti non è destinato però a essere ricordato esclusivamente per le sue vittorie, anche se già questo sarebbe più che sufficiente per renderlo speciale.

Carlo Ancelotti, 10 curiosità sull'allenatore
L’allenatore ha sempre avuto un ottimo rapporto con i suoi giocatori (Foto Ansa) – Rivierapress.it
  • I giocatori lo amano. Non tutti i calciatori riescono a stabilire un rapporto speciale con gli allenatori che li accompagnano, a volte possono nascere screzi difficili da sanare anche a distanza di tempo a causa di un impiego ridotto o per alcune incomprensioni. Carlo Ancelotti rappresenta un’eccezione anche in questo, è praticamente impossibile trovare qualcuno che non lo apprezzi.
  • Una passione per le Coppe. Pur avendo vinto il titolo nazionale nei campionati europei più importanti, l’allenatore ha una predilezione speciale per la Champions League, come dimostra il titolo della sua prima autobiografia, “Preferisco la Coppa. Vita, partite e miracoli di un normale fuoriclasse”. In quel caso il riferimento era però doppio, ovvero al salume che molti amano, anche se la sua bacheca parla chiaro anche in questo, visto che ha conquistato ben quattro “Coppe dalle grandi orecchie”, con Milan e Real Madrid.
  • Un maestro nel cuore. A spingerlo ad intraprendere la carriera da allenatore è stato quello che lui considera un “maestro”, Arrigo Sacchi, di cui era stato stretto collaboratore dopo aver smesso di giocare quando era in Nazionale. Lui era infatti uno dei componenti dello staff dell’Italia al Mondiale di Usa 1994.
  • Un tifo che fa parte del passato. In Italia la squadra a cui è più legato è sicuramente il Milan, con cui ha vinto tutto sia da calciatore sia da tecnico. In realtà, da ragazzo aveva simpatie per la sponda opposta del Naviglio, l’Inter, dove giocava il suo idolo Sandro Mazzola. Ora la situazione è certamente cambiata.
  • La passione per l’Africa. Pur avendo sempre allenato in Europa, il Mister non ha mai nascosto di amare per il continente. Anzi, in passato si era detto desideroso di poter guidare una Nazionale africana in un Mondiale. Al momento l’ipotesi sembra decaduta, ma chissà che in futuro non possa cambiare idea.
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